Il carciofo (Cynaria Scolymus) è presente nella tradizione culinaria italiana sin dal XV secolo, ma era conosciuto dai tempi dei Greci e dei Romani. il suo gusto così particolare si presta a molti tipi di preparazioni ed è consumato sia cotto che crudo.
Il carciofo appartiene alla famiglia delle Astercaceae e ha un buon contenuto di vitamine e sali minerali. Il suo consumo migliora il controllo degli zuccheri nel sangue, motivo per cui è particolarmente apprezzato nei regimi alimentari dimagranti ed è ben tollerato anche dai diabetici.
Il carciofo contiene acidi caffeici e, in particolare, cinarina che intervengono nell’attività metabolica della cistifellea aumentando il deflusso della bile, inoltre riducono la produzione di colesterolo endogeno e ne favoriscono l’escrezione. Queste importanti funzioni rendono il carciofo un ottimo rimedio fitoterapico, si può infatti trovare il carciofo sotto forma di tintura madre ed estratto secco, ed è quindi molto utilizzato per migliorare i sintomi delle patologie epatiche (a carico quindi del fegato).
Il carciofo, sempre come rimedio fitoterapico, è particolarmente indicato in caso di litiasi biliari (calcoli alla cistifellea), oltre che come protettore epatico. Inoltre i flavonoidi e i polifenoli, contenuti nel carciofo, hanno un’azione diuretica che favorisce l’eliminazione delle scorie ureiche e azotate.
Insomma il carciofo, sia come alimento, che come rimedio naturale, è davvero ottimo e vi consiglio, se non lo avete già fatto, di introdurlo nella vostra dieta quotidiana e, perchè no, anche nella dispensa dei vostri integratori.