In alcuni precedenti articoli ho raccontato la vita del Dr Bach e ho spiegato cos’è la Floriterapia e come funziona, ma che cosa contraddistingue la Floriterapia del Dr Bach? Scopriamolo insieme!

La Floriterapia moderna

Dopo la prematura scomparsa del Dr Bach, che sui suoi studi non lasciò nulla di scritto, la Floriterapia, il suo approccio e la produzione dei rimedi floreali, è stata portata avanti dalla sua allieva Nora Weeks e da Victor Bullen, che insieme hanno fondato il Bach Centre, l’unico a sostenere ancora l’idea di semplicità di Bach. La ricerca sui suoi rimedi e sui loro possibili utilizzi però non si è fermata e oggi in molti hanno postulato nuove teorie e creato manuali di analisi differenziale con l’ausilio dei Fiori di Bach, tra questi il più famoso è senza dubbio il Dr Orozco. Sono stati poi proposti altri rimedi, tra cui ad esempio i Fiori Australiani, i Californiani e gli Alaskani che, non trattandoli personalmente, sono reticente al loro utilizzo e non so quindi pronunciarmi sulla loro efficacia. L’intuizione è tuttavia ciò che guidò il Dr Bach e come lui ebbe in dono tale visione non precludo certo l’idea che altri abbiano avuto la stessa autentica illuminazione.
I tempi cambiano e il bisogno di veder completato il lavoro del Dr Bach, che tentò varie strade e teorie prima di scartarle definitivamente, e quindi i testi e le  teorie dei ricercatori contemporanei sono sicuramente molto interessanti, ma il tipo di approccio è ben lontano dall’idea di semplicità con cui era partito il Dr Bach e che egli stesso ha promosso fino alla fine dei suoi giorni. Fu lo stesso Bach infatti, poco prima di morire, a scrivere al suo amico Bullen le linee guida che i suoi successori avrebbero dovuto seguire: “il nostro lavoro consiste nell’aderire esclusivamente alla semplicità e alla purezza di questo metodo di guarigione” e ancora “il fatto che si verifichino dei tentativi di distorsione del nostro lavoro, costituisce prova del suo valore, perché la distorsione è un’arma assai più potente del tentativo di distruzione.”. E proprio per il grande rispetto che ho per il Dr Edward Bach, per ciò che ha vissuto, per ciò che ha divulgato e per la sua enorme eredità che ancora oggi mi guida, che nel mio piccolo cerco di portare avanti e sostenere l’essenza del suo lavoro.

La Floriterapia secondo il Dr Bach

Il Dr Bach, parlando della sua Floriterapia, disse: “questo lavoro, dedicato alla guarigione, è stato fatto, pubblicato e dato senza vincoli, così che chiunque possa aiutare sé stesso, nella malattia o a mantenersi sano e forte”. Egli aveva divulgato e condiviso le sue scoperte sui rimedi floreali perché credeva fortemente che potessero aiutare le persone, lui stesso aveva visto la potenza del suo metodo e gli effetti che aveva sugli altri.
L’idea di semplicità di Edward Bach non si riferiva solo all’utilizzo dei Fiori di Bach o alla loro preparazione, ma anche alla facilità con cui possono essere insegnati ed imparati, per tanto la Floriterapia di Bach nasce dall’idea di una grande diffusione che avrebbe portato le persone, nella loro individualità, responsabilità ed autonomia, a prendersi cura di sé grazie ai rimedi floreali. Bach era un medico e le guarigioni che aveva registrato nei suoi pazienti erano autentiche, anche se oggi è impossibile dire come avvenne.
La parola d’ordine era “semplicità”, poiché, come disse il Dr Bach, in natura tutto è semplice, ma la grande intuizione del medico inglese fu quella di capire che sono le paure, le ansie e le preoccupazioni ad aprire la strada alla malattia. Oggi ci sono numerosi studi che collegano lo stato psichico alla salute fisica, lo stesso stress causa numerosi disturbi ormai accertarti e abbassa le difese immunitarie; ci sono quindi voluti molti decenni prima che la scienza medica arrivasse a dire ciò che Bach (ma non solo lui) disse nei primi anni del 1900. Curando tali paure e preoccupazioni, grazie ai rimedi floreali che Madre Natura ci offre, la malattia, a prescindere dalla sua natura, si sarebbe così dissolta. Bach, oltre che un medico brillante, fu anche un uomo con una grande spiritualità e vedeva nella natura, e in ciò che essa ci offre, la mano invisibile del Creatore e, per tale motivo, diceva sempre che i rimedi floreali erano un Dono di Dio, un dono divino.
Dal momento che il Dr Bach credeva che la malattia fosse la conseguenza di uno stato d’animo alterato da paure, ansie e preoccupazioni, e che la malattia mutasse l’umore della persona rispetto alla sua condizione normale, sosteneva che l’attenzione andasse posta solo ed esclusivamente sull’individuo e, dall’osservazione di quest’ultimo, era poi possibile scegliere il rimedio più adatto. Nessuna analisi differenziale e nessun complesso studio, ma solo la semplice osservazione dell’atteggiamento e del comportamento della persona è la chiave per applicare la Floriterapia, così come intesa dal Dr Bach.

La mia Floriterapia del Dr Bach

Nel costante tentativo di rimanere fedele alla filosofia originaria del Dr Bach, nel mio piccolo, cerco di mantenere la semplicità che tanto era cara a lui quando faccio consulenze di Floriterapia.
Oggi è impensabile poter risolvere tutti i nostri problemi con Fiori di Bach, poichè i tempi sono cambiati e il peso delle emozioni negative si è amplificato. Per questo motivo credo che la cosa importante, come Floriterapeuta, sia aiutare le persone a capire la profondità di ciò che vivono e dove si sono bloccate. Il Fiore diventa quindi un modo per fare introspezione, un percorso personale che non deve per forza essere condiviso col terapeuta, ma che inizia dalla presa di coscienza di dove si è, di cosa si sta vivendo e qual è la lezione da imparare.
Durante le consulenze di Floriterapia mi soffermo a lungo a spiegare il tipo di Fiore scelto, il motivo e i punti peculiari che lo contraddistinguono, solo così la persona ha la possibilità di capire cosa andrà ad assumere e perché. La Floriterapia è una terapia vibrazionale e più che capire come funziona il rimedio, è importante capire in che modo ha a che fare con noi, poiché, come dico sempre, “non c’è nulla all’infuori di te”.