Il sistema di rimedi floreali ideati dal dott. Edward Bach è un potente strumento che basa tutto il suo utilizzo sulla semplicità d’uso.
Oggi i Fiori di Bach vengono spesso sminuiti e definiti “inutili” da coloro che non li hanno provati o che sono scettici al loro utilizzo. Nella pratica della mia professione ho imparato ad usare i Fiori di Bach in una chiave “moderna”, che meglio si adatta allo stile di vita di oggi e che, al tempo in cui vennero scoperti, era così diverso.
I Fiori di Bach sostengono il nostro lato emozionale e spirituale. La conoscenza dei Fiori, del loro Archetipo di riferimento e delle caratteristiche della pianta d’origine, sia a livello botanico che di affinità con l’essere umano, ci aiutano a conoscerci meglio. L’uso dei Fiori di Bach, nella mia visione, non è limitato all’assunzione del rimedio in gocce, ma è uno strumento per poter interpretare cosa stiamo vivendo e trarre spunto per cambiare le nostre vite e trovare sollievo da situazioni di difficoltà.
La Floriterapia, così come la propongo io, è un viaggio introspettivo per trovare (o ritrovare) tutte quelle caratteristiche di noi che, col tempo e i problemi quotidiani, ci hanno fatto dimenticare. I Fiori di Bach possono essere quindi usati, in modo complementare alla tradizionale pratica medica, per sostenerci e aiutarci ad affrontare situazioni anche importanti quali ansia e depressione.
Normativa
L’attività di Floriterapeuta è regolamentata dalla Legge n. 4 del 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, in tale legge rientrano tutte quelle figure professionali che non sono organizzate in albi/ordini/collegi. Tali professione possono essere organizzate in Associazioni che hanno la facoltà di garantire per i loro associati e anche rilasciare attestati professionali al fine di tutelare il cliente.
Il testo della Legge n. 4 è consultabile QUI.
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