Uno dei rimedi naturali più comunemente noti è l’Uva Ursina (Arcostaphylos uva-ursi). L’Uva Ursina è un arbusto sempreverde che si trova naturalmente nella fauna boschiva, le sue foglie hanno un ciclo vitale che dura 3 anni e produce dei frutti, piccole bacche rosse, dal sapore aspro. L’uva ursina è considerato un “rimedio al femminile” in quanto è largamente usato in caso di cistiti, anche recidivanti.

In fitoterapia la droga viene estratta dalle foglie e ha un’attività disinfettate sulle vie urinarie. L’Uva Ursina contiene idrochinone, che è un potente antisettico e antinfiammatorio selettivo delle vie urinarie; l’idrochinone si libera grazie all’alcalinità dell’urina. Solitamente l’urina ha un ph tendenzialmente acido, ma in presenza di infezioni alle vie urinarie, questo valore vira verso l’alcalinità che garantisce quindi l’efficacia dell’idrochinone.
Per alcalinizzare il ph dell’urina bisogna intervenire attraverso l’alimentazione, ad esempio privilegiando il consumo di verdura oppure attraverso l’assunzione di carbonati.

L’Uva Ursina viene anche usata per l’ipertrofia prostatica e nella ritenzione urinaria, ma io personalmente consiglio altri rimedi più specifici per tali disturbi, quali ad esempio la Sequoia Gigantea M.G.* (Sequoia gigante)  o la Serenoa Repens T.M.**, mentre come diuretico Juniperus Communis T. M. (Ginepro).


NOTE: *M.G. – Macerato Glicerico
** T.M. – Tintura Madre