Vi sono numerosi testi che parlano di Fiori di Bach in modo molto approfondito, alcuni autori hanno sviluppato complesse analisi sui rimedi floreali del Dr. Bach e hanno fornito caratterizzazioni assai più approfondite di quelle fornite dal loro scopritore.

Il Dr. Bach, dai racconti che sono giunti fino a noi, pare abbia distrutto molto dei suoi appunti personali sui rimedi floreali e credo che oggi sia superfluo cercare di ipotizzare i motivi di tale radicale scelta, ciò che però è evidente è che egli ci ha lasciato poche e semplici indicazioni. Nella sua raccolta Guarire con i Fiori è possibile leggere la descrizione dei 38 rimedi floreali redatta da Bach stesso in doppia lingua italiano/inglese. Per chi conosce l’inglese è interessante notare la sfumatura che Bach dipinge dei suoi Fiori in modo così semplice da spiazzare chiunque si aspetti di trovare descrizioni lunghe e complesse.

La semplicità del resto è sempre stata alla base della metodica e dell’uso dei Fiori di Bach. Pur apprezzando l’enorme lavoro che negli anni è stato fatto su questi rimedi naturali, vorrei oggi fare un passo indietro e tornare alla semplicità del Dr. Bach facendo una piccola riflessione su uno dei miei Fiori preferiti: Vine.

Vine: tiranno o leader?

Vine è stato associato allo stereotipo del “tiranno”, Bach stesso parla di persone autoritarie che tendono a dare ordini e a guidare gli altri attraverso le loro direttive.
Io vedo Vine come il fiore del leader, una persona carismatica e saggia che indica la giusta via agli altri. Se analizziamo la pianta della vite ci rendiamo subito conto che la sua espansione non è caratterizzata da una divisione. Nel suo insieme è difficile distinguere la pianta principale dai vari tralci, non vi è quindi nessuna dominanza.

La pianta della vite

vitis viniferaLa vite (Vitis Vinifera) è la pianta più diffusa e conosciuta al mondo fin da tempi antichissimi. Anche chi non beve il vino, o non mangia l’uva, conosce questa pianta. La vite è formata da un fusto principale, di forma irregolare, e dai suoi tralci che da esso di dipanano. La vite è una pianta rampicante e i suoi frutti sono dolci. Le sue foglie sono palmate e hanno solitamente dai 3 ai 5 lobi, anche da un punto di vista numerologico ritroviamo accezioni positive (il 3 quale numero della Trinità e il 5 è il numero dell’Angelo incarnato). Difficile dunque associarla a qualcosa di negativo come la figura del tiranno. Nella mia visione Vine è il Fiore dell’Amore Cristico e non Holly. L’agrifoglio, pianta tipicamente natalizia, ha le spine e ha dei connotati che la rendono fortemente intollerante, non permette a nessuno di avvicinarsi e di toccarla. Come può quindi una figura come quella del Cristo allontanare anzichè avvicinare?

“Io sono la vite e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto lo taglia e ogni tralcio che porta frutto lo pota perché porti più frutto. E voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunziata. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci.

Le stesse Sacre Scritture riportano l’analogia tra Cristo e la vite.

Certamente il “lato oscuro” del leader è il tiranno, ma quando si parla di Vine troppo spesso si associa a questo rimedio solo la sua accezione negativa. Per questo motivo credo sia importante ricordare invece l’aspetto di Luce di questo Fiore che, se inserito nella boccetta di uso quotidiano, può fare una grande differenza nella presa di coscienza della persona che ne fa uso.
Per questo motivo metto sempre Vine nelle boccette che preparo per me e per gli altri e, nel corso del tempo, ho notato una grande differenza, in positivo, che mi ha confermato quanto l’uso di questo Fiore possa davvero aiutare le persone nel loro Risveglio spirituale.