Il Coaching è un metodo attraverso cui una persona, un gruppo o un’azienda riesce ad ottimizzare le proprie risorse acquisendo maggior consapevolezza e allenandola con azioni pratiche, al fine di raggiungere obiettivi autodeterminati. Possiamo quindi dire che il metodo del Coaching è molto pragmatico e prevede una grande motivazione da parte di chi decide di intraprendere questo percorso.

Gli ambiti di applicazione del Coaching sono molteplici, sebbene sia nato principalmente in ambito business, attorno agli anni ‘70 negli Stati Uniti. Oggi il Coaching è conosciuto e usato in tutto il mondo con successo.

A chiunque è capitato, almeno una volta nella vita, di sentire la necessità di un aiuto esterno per risolvere un certo problema, far maggior chiarezza, attuare un cambiamento o un miglioramento ad uno o più ambiti della propria vita. Grazie al Coaching è possibile. Nessuno può sapere cosa è meglio per noi, ma grazie all’accompagnamento di un Coach è possibile trovare le nostre soluzioni migliori. Per farlo occorre prendere consapevolezza delle proprie capacità, dei propri punti di forza e delle risorse interne che ognuno di noi ha, seppur a volte non ne siamo a conoscenza.

Il percorso di Coaching è un vero e proprio viaggio alla scoperta di sé e di quelle parti poco note o sconosciute, che possono invece rivelarsi grandi risorse su cui fare affidamento.

Il Coaching sviluppa il pensiero laterale e apre la mente a nuove idee e nuove soluzioni fino ad allora mai esplorate,

Come si articola un percorso di Coaching?

Ogni percorso di Coaching nasce dalla necessità di uscire da una situazione di “stallo”, quando ci sentiamo bloccati e ogni strada tentata non ha sortito alcun frutto. Non importa l’ambito in cui dobbiamo intervenire, dalla vita privata, a quella lavorativa, ad un problema di prestazione sportiva, il Coaching può essere uno dei possibili modi per trovare una via d’uscita.

Una volta identificato il possibile Coach, si fissa un appuntamento, che può essere sia in presenza, ovvero di persona presso l’ufficio del Coach oppure “non in presenza” ovvero tramite programmi o app quali Skype o Whatsapp, o anche tramite telefonata. Il primo incontro (che io faccio sempre e comunque gratis) serve per verificare quella che in gergo tecnico viene chiamata Coachability, ovvero un insieme di fattori indispensabili per avviare un percorso di Coaching.

Si andrà quindi a verificare i motivi e il grado di motivazione che ci hanno portato a chiedere l’intervento di un Coach, cosa ci si aspetta e se tra Coach e cliente c’è allineamento. Durante il primo incontro il Coach andrà a spiegare nel dettaglio come funziona il metodo del Coach, i ruoli e le responsabilità, la durata e la frequenza delle sessioni, nonché il compenso economico e tutte le informazioni relative all’erogazione del servizio. Una parte fondamentale di questo incontro è il Patto di Coaching, un documento riassuntivo con tutte le informazioni del caso che viene lasciato al cliente che, se deciderà di intraprendere tale percorso dovrà riconsegnarlo al Coach firmato. Il Patto di Coaching è quindi un accordo scritto che va a regolamentare il rapporto tra il Coach e il suo Coachee (il cliente).

Come spiegato in precedenza il Coaching lavora sulla consapevolezza del Coachee per aiutarlo a far emergere il suo potenziale inespresso, ogni risorsa che emergerà durante le sessioni andrà quindi allenata. La parola Coach, in inglese, ha infatti due significati: allenatore e carrozza; il padre del Coaching, Timothy Gallway, era in effetti un allenatore di tennis, ma il Coach aiuta anche il suo Coachee ad arrivare da un punto A ad un punto B, quindi entrambi i significati ben si adattano a questo metodo. Per allenare quindi le nuove consapevolezze della persona che ha davanti, il Coach torna metaforicamente ad indossare il cappello da allenatore e potrà proporre dei veri e propri esercizi che dovranno essere condivisi insieme. Non parliamo certo di flessioni o sollevamenti, ma di azioni pratiche che hanno lo scopo sia di allenare le capacità emerse in sessione, ma anche di aiutare la persona nell’ottica del raggiungimento dei propri obiettivi, oppure nella cura di sè. Alla termine di ogni singola sessione vengono “tirate le somme” di quanto emerso, grazie alle domande del Coach, e la persona è chiamata a porsi nuovi obiettivi (intermedi o propedeutici al raggiungimento dell’obiettivo di percorso) che andranno a colmare il tempo tra una sessione e l’altra. Gli esercizi proposti dal Coach si affiancano all’obiettivo extra-sessione, quello che la persona ha autodeterminato, e saranno poi oggetto di feedback nella successiva sessione.

Il Coach può anche proporre esercizi da fare direttamente nella sessione stessa allo scopo di aiutare il Coachee ad esplorare sé stesso e il contesto in cui vive, e facilitare quindi la presa di consapevolezza.

La durata di un percorso di Coaching dipende dalle esigenze della persona, che in autonomia è chiamata a decidere il numero di sessioni che vorrà fare, con la possibilità di aumentarne il numero o di fermare anticipatamente il percorso. Sulla durata dell’intervento di Coaching, incide sicuramente il tipo di obiettivo su cui si vuole lavorare, sia in ambito personale che lavorativo, sia anche a livello aziendale.

La frequenza delle sessioni, invece, è di circa due settimane, almeno all’inizio, ma in generale tutti gli appuntamenti vengono sempre concordati insieme.

La chiusura di un percorso di Coaching

Ogni percorso di Coaching arriva poi alla sua fine naturale. La relazione di Coaching mira a rendere la persona il più indipendente possibile e non è un tipo di relazione che crea dipendenza, ma anzi aumenta il senso di responsabilità ed autonomia del Coachee che, al termine del suo percorso, non avrà più bisogno del Coach. Ovviamente è possibile che la stessa persona ricontatti dopo molto tempo il suo vecchio Coach per lavorare insieme su nuovi obiettivi, ma si tratta, solitamente, di percorsi molto più brevi. Il metodo del Coaching è formativo in tal senso, poiché la persona acquisisce tutti gli strumenti per elaborare in modo nuovo le sue stesse soluzioni.

Arrivare con successo al termine di un percorso di Coaching richiede dedizione e fatica, ma è anche molto soddisfacente e ci da modo di comprendere di quanto siamo davvero capaci senza nemmeno saperlo.

Intraprendere un percorso di Coaching è un investimento in termini di energia e impegno, ancor prima di un investimento economico, ma per coloro che trovano utile e funzionale tale metodo, vedranno anche i risultati nella loro vita e non rimarranno delusi dalla scelta fatta.