Il metodo del Coaching, per sua stessa struttura, si presta molto bene anche al mondo digitale, ed è infatti possibile programmare ed effettuare con successo un percorso puramente online.
Il Coaching “non in presenza” od online, presenta diversi vantaggi sia per il Coachee (ovvero il cliente), che per il Coach, e la sua efficacia resta invariata.
Perché scegliere il Coaching Online??
Spesso la distanza o gli impegni possono essere un ostacolo e non sempre è possibile andare fisicamente nell’ufficio del proprio Coach per effettuare la sessione concordata. Oggi abbiamo a disposizione molti strumenti che possono ovviare a tali problematiche.
L’uso di programmi o app, quali Skype o Whatsapp, e lo stesso telefono, sono oggi molto diffusi ed è possibile sfruttarli con successo per fare Coaching online.
I vantaggi? Eccone qualcuno:
- Una volta concordato il giorno e l’orario è possibile fare Coaching ovunque;
- Si può fare Coaching anche dai poli opposti del globo (a patto di avere una buona connessione o copertura telefonica);
- Eliminate le distrazioni esterne, ed elementi quali la prossemica, è più facile per la persona focalizzarsi sulla propria interiorità ed esplorare più a fondo le proprie emozioni, idee e sensazioni;
- Nelle sessioni telefoniche la concentrazione viene addirittura amplificata poiché viene meno la parte visiva e, per alcune persone, risulta più semplice aprirsi e rivelare cose anche molto intime;
- Spesso il luogo in cui ci sentiamo più a nostro agio è casa nostra, perché allora non utilizzare un spazio che ci fa star bene per lavorare sui noi stessi? Online è possibile.
Sebbene mi renda disponibile a seguire le persone anche in percorsi online, suggerisco sempre di fare “in presenza”, quindi presso il mio ufficio o altro luogo concordato, la prima sessione (che è sempre e comunque gratuita). Questa non è una regola, ma solo un suggerimento poiché, soprattutto per coloro che non hanno grande feeling o dimestichezza con gli strumenti telematici, risulta più confortevole vedere e “sperimentare” la persona che si ha davanti face-to-face.
Normativa
L’attività di Coaching è regolamentata dalla Legge n. 4 del 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, in tale legge rientrano tutte quelle figure professionali che non sono organizzate in albi/ordini/collegi. Tali professione possono essere organizzate in Associazioni che hanno la facoltà di garantire per i loro associati e anche rilasciare attestati professionali al fine di tutelare il cliente.
Il testo della Legge n. 4 è consultabile QUI.
L’attività di Coaching, oltre alla Legge n. 4, è regolamentata anche dalla Norma UNI 11601 del 2015 che indica al suo interno tutti i requisiti di tale attività. Al momento, purtroppo, non c’è ancora una norma che definisca le competenze dei Coach professionisti, pertanto chiunque può definirsi tale, ciò che è stato definito sono i parametri e quindi il campo d’azione dell’attività di Coaching.
La Norma UNI 11601, acquistabile online a questo link, definisce anche le tipologie di Coaching più diffuse:
- Business: la cui finalità è valorizzare e potenziare le competenze di persone più direttamente implicate nei risultati di business, in piani di start up, nella gestione di piccole e medie imprese.
- Life: volto a facilitare le persone a elaborare programmi concreti di autosviluppo ed autoefficacia verificabili attraverso obiettivi concreti; può essere utilizzato in ogni aspetto della vita privata delle persone. In particolare, in momenti di cambiamento o di passaggio attraverso le diverse fasi della vita.
- Parent: che aiuta a riconoscere e sviluppare le competenze genitoriali.
- Teen: che ha l’obiettivo di supportare gli adolescenti nella conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie capacità e della propria vocazione al futuro, sia in ambito privato che scolastico.
- Sport: volto a migliorare la prestazione sportiva; il coach assiste lo staff tecnico e gli atleti, individualmente o in gruppo, nella giusta preparazione mentale ad affrontare nelle migliori condizioni il momento della prestazione sportiva.
La norma prevede inoltre la stipula del cosiddetto “Patto di Coaching” che definisce le linee guida per il cliente, la spiegazione del metodo, identifica i ruoli e le responsabilità reciproche, l’onorario e tutti i dettagli di erogazione del servizio.
L’attività di Coaching prevede inoltre l’esplorazione delle competenze, delle risorse e delle potenzialità del cliente; la definizione degli obiettivi e del piano di azione, nonché il suo monitoraggio, la gestione della conclusione del percorso di Coaching.
Nella pratica della mia attività di Coach Professionista mi attengo a tutte le linee guida definite dalla Norma UNI 11601 e dai Codici Etici delle maggiori associazioni di Coaching, tra cui ICF (International Coaching Federation) e AICP (Associazione Italiana Coach Professionisti).
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