Il Fiore Clematis rappresenta lo stereotipo del sognatore, colui che si estranea e tende a vivere nel suo mondo.

Il Dr Bach ha fornito una spiegazione abbastanza esaustiva di questo tipo di persone che, pure nella sua semplicità, riesce a dare un’idea chiara di chi si rispecchia in questo Fiore.

Bach parla di loro come di sognatori che non vivono nel momento presente in virtù di uno sognare un futuro migliore in cui i problemi di oggi sono, possibilmente, già risolti.

Il Dr Bach sottolinea questo stato di estraniazione dal momento attuale e definisce queste persone come “mai realmente sveglie“.

Stati Clematis nel quotidiano

I bambini vivono spesso dei momenti Clematis quando si immergono nel loro mondo fantastico.

La fantasia dei bambini va sempre incentivata e lasciata libera di esprimersi per garantire il corretto sviluppo della psiche, ma quando la fantasia diventa preminente a scapito della realtà, allora è bene porre delle regole e spiegare al bambino la differenza che c’è tra il mondo della fantasia e quello reale.

I bambini Clematis tendono ad isolarsi e usare la loro fantasia per proteggersi dal mondo esterno o per negare alcuni aspetti di esso. Alcuni meccanismi di difesa della psiche, come la negazione o la rimozione, possono, nel bambino, essere affrontati facendo ricorso al pensiero fantastico per superare momenti particolarmente stressanti o traumatici.

Nell’adulto, in particolar modo, Clematis è stato catalogato come uno dei Fiori di chi non vive il momento presente, ma nella mia esperienza è possibile usarlo insieme ai Fiori dell’isolamento, poiché l’estraniarsi della realtà del momento attuale per rifugiarsi altrove, allontana dalle altre persone.

L’uso di Clematis nella depressione

Tra i sintomi della depressione, diagnosticata e non, troviamo un grande senso di infelicità e una speranza latente, non agita, di un futuro migliore.

Poiché la depressione non ha una sola causa certa, ma è più spesso il risultato di più eventi, la speranza che essa passi così come è arrivata c’è, anche se nei casi più gravi si perde anche quella flebile speranza di qualcosa di meglio.

Le persone che soffrono di depressione si isolano e al tempo stesso di sentono isolate dagli altri, non si sentono capite. Il meccanismo subdolo della depressione, crea una realtà alternativa in cui nessuno può aiutarci e in cui, chi ci prova, lo fa nel modo sbagliato.

Gli altri non capiscono cosa prova un depresso e non possono aiutarlo proprio perchè non capiscono.

Aiutare un depresso, per chi gli sta attorno, è impossibile o quasi, a meno di non assecondarlo, ma così facendo non si farebbe altro che confermare tutte le convinzioni del depresso stesso.

In questa realtà distorta ritroviamo Clematis!

Clematis ci ricorda che il radicamento nella nostra vera vita, è la chiave per la risalita. Quando riusciamo a rimettere tutto nella giusta prospettiva, allora vediamo che il reale non coincide con la depressione e la visione che essa ci propone.